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SULLA NOMINA DEL CDA DELL’ AZIENDA SPECIALE, nota di Marina Aramini

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Marina Aramini

Peccato che il Sindaco Coletta, mannaggia,  non ne faccia una giusta. Ora  c’è da ridire e anche pesantemente sull’avviso pubblico per la nomina del Cda dell’azienda speciale

Questa Amministrazione, poco esperta ma non così tanto da trascurare l’approvazione di un  importante atto regolamentare (sempre ignorato dagli esperti… che lo hanno preceduto) ha dimostrato di avere tutte le carte in regola nell’affidare al Sindaco un compito che la legge a sua volta gli affida.

Il “regolamento” ( Delibera del Consiglio Comunale n 54 del 30/11/16), chiarisce gli indirizzi e la procedura  per la nomina dei rappresentanti dell’ente  designati da parte del sindaco così come previsto per legge nell’art 50 co.8  del TUEL/2000  che recita precisamente “Sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio il sindaco e il presidente della provincia provvedono alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune e della provincia presso enti, aziende ed istituzioni”. Ebbene l’articolo rendeva tale atto regolamentare di fatto obbligatorio da 16 anni!!!

Mi sembra che 16 anni siano un tempo stratosferico per affrontare  una vistosissima lacuna che finalmente,  nel 2016 , si è colmata,  dando  uno strumento di trasparenza nell’ ambito della importante facoltà discrezionale del sindaco prevista dalla normativa.

Possibile che si sia accettato questo andazzo (dei sindaci che hanno nominato senza alcuna trasparenza rappresentanti del Comune nei vari Enti) per tutti questi lunghi sedici anni? E non è un documento da trascurare visto che è tassativamente citato nelle premesse dell’avviso dell’11 Agosto 2017 per l’individuazione dei componenti del Cda..

In questo “regolamento” sono chiariti i requisiti, i limiti e la revoca della nomina ed è ribadito che i colloqui dei candidati SARANNO PUBBLICI e chiunque potrà farsi un’ idea del grado della loro preparazione. E non mi sembra poco…

Certo sull’avviso c’è scritto che devono dimostrare comprovata esperienza TECNICA, amministrativa, giuridica e manageriale su che??? Si chiedono i sospettosi, semplice, su ciò che è esplicitato nell’avviso:

-tradurre in strategie attuative gli indirizzi dettati dal Consiglio Comunale

-amministrare

-attuare il controllo di gestione.

Il fatto assurdo è che ormai si ridicolizza e si avvolge di sospetto chi vuole fare le cose alla luce del sole. Analizzando (su Google) analoghi avvisi pubblici di altri enti, non ho ritrovato prescritto un titolo di studio specifico bensì una professionalità e anche questo è un fatto di evoluzione e senso di realtà: una determinata laurea o titolo di studio non necessariamente è garanzia di reale professionalità.

Ma quello che è più grave è il voler trovare a tutti i costi il difetto, il voler accusare a priori di incapacità ed incompetenza questa amministrazione che vuole attuare la politica della trasparenza e della legalità spesso poco visibile come nel caso del citato “regolamento”.

Solo liberandoci da questo modo di pensare, potremo costruire in questa città, un modello virtuoso di “città educante” dove il pensiero che regola le azioni è proiettato nel fare azioni concrete che possono far risorgere la nostra comunità da decenni di classifiche mortificanti che ci vedono sempre negli ultimi posti nella qualità della vita. Forse questo a qualcuno fa paura.

Marina Aramini, consigliere Lbc