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Campagna: “Nessuna lezione da Forza italia, loro scelte dettate da opportunismo”

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“Forza Italia avrebbe potuto sfiduciare il Sindaco Coletta in qualsiasi momento, anche all’indomani delle elezioni del 2021. Ma non l’ha fatto perché, evidentemente, era più comodo. È troppo facile stare in maggioranza o all’opposizione in base alle proprie convenienze”. Così Latina Bene Comune e Partito Democratico, in una nota di risposta ad un precedente comunicato del coordinatore provinciale di Forza Italia Alessandro Calvi. “Parole – aggiungono – che evidenziano un certo opportunismo politico da parte di un partito che, avendo fatto parte della maggioranza programmatica, non può non essere parte in causa del presunto immobilismo di cui ci accusa Calvi. Sarebbe opportuno che ognuno si assumesse la propria parte di responsabilità”.

“È evidente – continuano – che alla base della decisione ci sia un diktat impartito dalle segreterie nazionali. Hanno chiesto la testa di Damiano Coletta, e gliel’hanno portata. Solo così si spiega il passo indietro da parte di Forza Italia che, fino a quel momento, aveva deciso di far parte della maggioranza programmatica. Conducendo tra l’altro, con i consiglieri e le consigliere, un lavoro di responsabilità e sinergia insieme agli altri gruppi consiliari. Come si evince, tra le altre cose, dalle diverse presidenze di commissione loro assegnate”.

In conclusione, gli ex capigruppo: “Vogliono far passare – riporta Enzo De Amicis – la loro scelta come un atto d’amore per la città. Ci chiediamo che razza di amore possa essere quello che toglie impegno, e collaborazione, nel momento più duro per Latina e per il paese. Quando ci stiamo accingendo ad un inverno difficile e quando stiamo vivendo l’anno del PNRR, un treno da prendere al volo per portare Latina ad una nuova rinascita”.

“Capiamo – spiega Valeria Campagna – l’esigenza di Calvi di riaccreditarsi davanti agli occhi degli elettori e degli altri partiti di centrodestra (forse perché ambisce ad essere il prossimo candidato a Sindaco?) ma noi non possiamo accettare lezioni di rigore istituzionale da chi poteva in qualunque momento, negli ultimi dieci mesi, avanzare critiche e proporre soluzioni e invece non ha avuto la decenza di guardare in faccia il Sindaco e sfiduciarlo davanti alle cittadine e ai cittadini”.