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DISCARICA DI MONTELLO, PER 50 ANNI UNA SERVITU’ SU UN TERRENO NON IDONEO

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“Il suolo ha una permeabilità 500 volte inferiore al minimo di legge. La discarica, che per cinquant’anni ha rappresentato una servitù per il territorio, non doveva essere realizzata a Borgo Montello. In quel luogo non ci doveva stare per le caratteristiche e per la conformazione del terreno. Da anni diciamo che quel territorio deve essere bonificato e oggi questa verità ancora più scottante ci dà la conferma che la discarica ha fortemente impattato sull’equilibrio ambientale del luogo”. Così la segretaria del movimento Lbc Elettra Ortu La Barbera sulla questione che riguarda la discarica di Montello e le dichiarazioni del perito nel processo contro i vertici di Ecoambiente che indicano il terreno di via Monfalcone come non idoneo alla realizzazione di una discarica.“Alla luce di ciò che sappiamo da anni e alla luce di quanto emerso adesso – continua la segretaria – ci chiediamo se i consiglieri di maggioranza, che proprio ieri in consiglio comunale hanno dichiarato che quella discarica doveva restare aperta per continuare a conferire i rifiuti, abbiano davvero a cuore la salute dei cittadini e quella del territorio. Chi propone questa tesi ha contezza di quello che è accaduto o semplicemente non ha interesse? Da anni Lbc chiede di tenere alta l’attenzione su Montello e, accanto a partiti, associazioni ambientaliste e comitati civici, ribadisce la necessità di ristori economici per la cittadinanza e di un nuovo sviluppo per quell’area. Ma non solo. Proprio perché ora sappiamo con certezza che le caratteristiche del terreno non erano idonee alla costruzione di una discarica, continueremo a chiedere di riaprire lo studio Eras e di attenzionare dal punto di vista sanitario la popolazione residente in quel territorio. Altro tema è quello delle responsabilità di Ecoambiente – conclude Ortu La Barbera – che ha avuto un ruolo diretto nella gestione di questa discarica e che deve rispondere dei danni ambientali arrecati”.