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Emergenza clima: “Ognuno faccia la sua parte per tutelare l’ambiente. A Latina abbiamo iniziato”

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Il rapporto ONU sul clima (IPCC) diffuso due giorni fa parla chiaro: ultima chiamata per salvare il pianeta, non sono ammesse deroghe. La concentrazione di anidride carbonica nell’aria non è mai stata così alta negli ultimi due milioni di anni e la responsabilità è solo dell’uomo. I livelli così alti di CO2 contribuiscono ai fenomeni destabilizzanti tra cui il riscaldamento dell’atmosfera, della terra e degli oceani e provoca catastrofi naturali come alluvioni, siccità, incendi e scioglimento dei ghiacciai.
Gli scienziati di tutto il mondo suggeriscono da tempo i governi di mettere in atto un piano concreto e significativo per azzerare le emissioni nocive al clima e la transizione ecologica che il nostro Paese auspica, e che il PNRR finanzierà, va in questa direzione. La transizione ecologica però inizia nelle città e dai cittadini, con i loro contributi e interventi di tutela ambientale e di salvaguardia del territorio.
La nostra terra, tra mare e colline, è fragile e già dal punto di vista ambientale nei decenni passati, è stata poco tutelata.

Elettra Ortu La Barbera

La crisi Covid ha fatto emergere in tutta la sua drammaticità l’esigenza di avere spazi verdi fruibili ed attrezzati, ha impresso una accelerazione rapida all’uso della mobilità sostenibile.
Latina nei cinque anni di amministrazione LBC è andata nella direzione indicata per la tutela del clima e, con i suoi cittadini, sta facendo la sua parte. Tutti hanno potuto godere dei parchi riqualificati e attrezzati, con più di 2.000 alberi piantumati.

C’è la possibilità di usare auto elettriche in car sharing e i monopattini, il trasporto pubblico locale è stato potenziato con mezzi a bassa emissione, l’illuminazione pubblica è stata resa più sostenibile grazie all’efficientamento energetico del led, peraltro con un risparmio del 65%.; l’avvio finalmente della raccolta differenziata spinta per migliaia di cittadini; il plastic free al mare.

E infine c’è il progetto dei parchi produttivi urbani, con UPPER, nell’ambito del programma europeo “Urban Innovative action” nel quale 500.000 metri quadri di terreni incolti saranno rigenerati.
Tutte queste sono azioni che nella nostra città sono già realtà e rappresentano, una solida base da cui nei prossimi anni potranno svilupparsi ulteriori iniziative.

Le sfide che ci aspettano riguardano il tema della sostenibilità ambientale che deve guidare tutte le scelte politiche del futuro a livello nazionale e locale, tornare indietro sarebbe un errore imperdonabile per le generazioni future.

Elettra Ortu La Barbera

segretaria LBC