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Latina sceglie la legalità, contributo di Salvatore Antoci consigliere comunale

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Oggi il Consiglio Comunale di Latina ha conferito all’unanimità la cittadinanza onoraria al Questore Giuseppe De Matteis.

Il Questore di Latina è diventato il simbolo del cambiamento quando, con l’operazione “don’t touch”, ha ridato speranza ai cittadini onesti e ha fatto intravedere loro la possibilità di un futuro migliore, un futuro senza quelle connivenze criminali tra politica, amministrazione, affare e malaffare a cui ormai eravamo tristemente abituati, assuefatti e rassegnati.

La legalità è uno dei pilastri su cui si regge una comunità sana. A Latina ancora oggi, purtroppo, l’illegalità è la regola! Ma mentre prima chi, come il sottoscritto, parlava di illegalità veniva trattato come un povero demente, oggi, anche grazie all’operato del Questore De Matteis e dei suoi collaboratori, chi parla di legalità viene ascoltato e non solo deriso.

Per riscattare Latina è però importante comprendere che combattere l’illegalità diffusa è altrettanto importante della lotta alla mafia e alla corruzione! Tutti quegli episodi apparentemente insignificanti di disprezzo delle regole, anestetizzano le coscienze, mimetizzano i grandi crimini e costituiscono il terreno fertile per l’attecchimento delle mafie e della corruzione.

Ancora oggi chiunque percorra le strade di Latina non può non notare il livello drammatico di inciviltà e di illegalità: un numero esagerato di autovetture sono costantemente parcheggiate illegalmente (sulle strisce pedonali, contromano, in doppia fila, in corrispondenza degli incroci, davanti agli scivoli, sui posti riservati ai disabili, in divieto di sosta etc.); un numero esagerato di cittadini non rispetta i segnali stradali (strisce pedonali, stop, semafori, divieti, prescrizioni etc.); un numero esagerato di cittadini pensa che buttare il vecchio frigorifero dentro ad un canale o abbandonarlo sul ciglio della strada sia la cosa giusta da fare; un numero esagerato di cittadini pensa che sia disdicevole raccogliere le deiezioni del proprio cane; un numero esagerato di cittadini pensa ancora che le regole siano una insopportabile limitazione della libertà personale.

Ciò significa forse che i cittadini di Latina predisposti all’illegalità? L’indiscutibile mancanza di senso civico è forse un fatto genetico? Ovviamente no! La legalità è un fatto culturale. La verità è che i cittadini di Latina sono stati per decenni “educati” all’illegalità! L’illegalità a Latina è stata colpevolmente e volutamente lasciata prosperare da chi aveva interesse a creare un ambiente degradato in cui esercitare il malaffare. Così i cittadini sono stati educati all’illegalità e all’inciviltà da decenni di cattivi esempi molto spesso provenienti proprio da chi avrebbe invece dovuto essere un modello positivo. Un esempio per tutti sono le decine di campagne elettorali caratterizzate da migliaia di manifesti affissi illegalmente dai chi si candidava al governo della città o ad altre importanti cariche pubbliche regionali, nazionali ed europee che hanno scavato delle ferite profondissime nella coscienza civica dei cittadini, ferite che richiederanno tempo e fatica per rimarginarsi.

Decenni di colpevole e criminale latitanza delle Istituzioni hanno cristallizzato nei cittadini l’idea dell’impunità, l’idea dell’inutilità del rispetto delle regole, portando molti a credere che l’unica regola valida fosse quella dell’arroganza e della prevaricazione, l’idea che l’unico modo per farcela fosse quello di avviarsi, con cappello in mano, alla ricerca di un “padrino”. Questa percezione malata della realtà, oggi per fortuna è mutata!

Quando discutevamo sull’opportunità di conferire al Questore De Matteis la cittadinanza onoraria, si è levata qualche voce discordante: in fondo – dicevano alcuni – ha solo fatto il suo dovere! Certo, ha fatto il suo dovere, ma questo dovere va anche contestualizzato. In una realtà dove quasi non esistevano più i confini tra criminalità e amministrazione, tra affare e malaffare, persino fare semplicemente il proprio dovere è un fatto degno di nota.

Questa Amministrazione, nel conferire la cittadinanza onoraria al Dott. De Matteis ha voluto scavare un solco col passato anche recente, quando l’operato delle Forze dell’Ordine veniva apertamente osteggiato da vergognose interrogazioni parlamentari proposte da inquietanti personaggi vicini alle amministrazioni dell’epoca. Oggi Latina ha fatto la sua scelta: Latina sta dalla parte della legalità, dell’onestà e della civiltà.

La cittadinanza onoraria conferita al Questore è una dichiarazione di indipendenza dalla criminalità, dal malaffare e dalla malamministrazione ed è altresì un riconoscimento ed un incoraggiamento per ogni componente delle Forze dell’Ordine, della Magistratura e più in generale della Pubblica Amministrazione che compie il proprio dovere con disciplina e con onore, come previsto dall’articolo 54 della nostra Costituzione.

Parafrasando un uomo molto più grande di me oggi dico che “ho due sogni: 1) di non dover mai più vedere una macchina della Polizia o dei Carabinieri o dei Vigili che passa oltre una illegalità, 2) di non dover mai più vedere una macchina parcheggiata sulle strisce pedonali!”

Possono sembrare due sogni piccoli piccoli i miei, ma ritengo che queste due cose potranno essere la cartina al tornasole di una Latina rinata nella legalità.

Viva la legalità, Viva Latina

Salvatore Antoci, Consigliere Comunale LBC