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Lettera aperta ai cittadini del consigliere Emanuele Di Russo sulla vicenda parco Cottignoli-Petrucci

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E’ ormai chiaro a tutti che lo sport preferito e l’unica tattica a conoscenza dell’opposizione del Comune di Latina sia screditare e infangare qualsiasi azione cerchi di portare avanti questa amministrazione. Non a caso uso il termine opposizione, con cui tutti i rappresentanti delle forze politiche non di maggioranza preferiscono spesso identificarsi, a differenza della normativa italiana che parla di minoranza. Una minoranza può e sa essere costruttiva, anche attraverso le critiche, ma i rappresentanti della minoranza che abbiamo in consiglio sanno essere solo perplessi, dubbiosi (attraverso le “astensioni costruttive”), oppositivi, divisivi, mistificatori e diffamatori (perché prima parlano per sentito dire e poi chiedono di poter vedere gli atti e meglio capire).

La differenza di stile può sembrare sottile e invece è sostanziale e ne abbiamo una dimostrazione proprio in questi giorni, con l’operazione “alba pontina”. Instillare il dubbio, diffondere e alimentare la cultura del sospetto è ciò che ampia letteratura ha definito la macchina del fango, è ciò che ha condotto le passate amministrazioni a continue divisioni, a sgambetti contrapposti su qualsiasi forma di sviluppo, alla distruzione dei legami sociali, a quel degrado sociale che ci ha consegnato una città dove altri legami si sono andati a strutturare. Quando manca la fiducia nel prossimo e nel futuro diventa tutto un “do ut des” dell’immediato, il supermercato della politica! Nessuna prospettiva, nessuna visione, nessuna condivisione.

Ma veniamo alla vicenda dell’affidamento delle chiavi del parco Cottignoli-Petrucci per il servizio di apertura e chiusura dei cancelli. La consigliera Giovanna Miele dopo aver letto una notizia sulla pagina facebook del Comune di Latina, in cui si riportava che lo sfalcio e la raccolta dell’erba erano stato svolti dall’associazione “Comitato Oasi Verde” si chiede a che titolo, non essendo stato espletato nessun affidamento, l’associazione si sia mossa. Ma la notizia, erroneamente riportata dall’ufficio comunicazione del Comune, viene rettificata (è stato cancellato il post e pubblicato uno nuovo) e viene comunicato che lo sfalcio è stato eseguito dalla ditta incaricata del comune e l’erba tagliata è stata raccolta grazie alla disponibilità dei volontari dell’associazione.

Qualcuno abituato alle dinamiche deviate della politica potrebbe dirsi: qui c’è qualcosa che puzza di marcio?! E quindi come non seguire questa pista che le indica, per “sentito dire”, il consigliere Emanuele Di Russo come il detentore delle chiavi del parco e come non inseguire il sospetto che questo le avesse ottenute aggirando le normali procedure di assegnazione a garanzia di trasparenza, imparzialità ed equità rispetto a tutta la calca di volontari che fremevano per alzarsi la mattina presto e andare ad aprire il parco e poi ritornare la sera a chiuderlo? E come non intuire, con grande finezza politica, che proprio il consigliere che si occupa di democrazia partecipativa avrebbe compiuto il passo falso che tutti stavano aspettando?!?

Bene, la Miele, spinta da tanto ardore finalmente decide di vederci chiaro e richiede un accesso agli atti. Cavolo! Non è il consigliere Di Russo che figura in quelle carte ma un altro consigliere di maggioranza, socio dell’associazione Stefania Ferrari (la stessa associazione che svolge lo stesso servizio di apertura e chiusura dei cancelli del parco Faustinella a Latina scalo).

Allora non rimane che approfondire se questa associazione sia dotata di statuto (perchè se non lo fosse potrebbe utilizzare il parco per la detenzione di potenziali ordigni dell’ISIS!); se il consigliere fosse effettivamente socio (altrimenti sarebbe anche un doppio fesso per essersi fatto sgamare e per aver dichiarato di compiere il gesto deplorevole dell’apertura e chiusura dei cancelli del parco).

Se infine la procedura di assegnazione delle chiavi non si configurasse come un affidamento diretto agli amici dell’attuale maggioranza e senza alcuna pubblicizzazione perché evidentemente alla Miele e ai consiglieri di opposizione, tra cui l’integerrima Zuliani, risulta una calca di volontari che fremono per alzarsi la mattina presto e andare ad aprire il parco e poi ritornare la sera a chiuderlo e che però non si sono svegliati in tempo per andare a comunicare una qualsiasi disponibilità agli uffici competenti.

E infine, questione veramente delicata su cui chiedo a te lettore una sincera riflessione: è opportuno che un consigliere comunale continui a svolgere attività di volontariato in qualità di socio di una qualsiasi associazione?

Se no, nulla esclude che un consigliere comunale sia “amico” di una qualsiasi associazione e possa favorirla anche senza comparire negli atti ufficiali.

Se si, l’opportunità politica decantata dall’opposizione vorrebbe che il nome del consigliere non comparisse ufficialmente negli atti: a casa mia questa si chiama IPOCRISIA!

Ora – perdonami caro lettore-cittadino se ti intrattengo ancora nel disperato bisogno di confrontarmi con qualche forma di intelligenza – rimane un’ultima questione sulla trasparenza: rilevata l’esigenza di apertura e chiusura indicata dall’associazione, che ha presentato la sua disponibilità per un affidamento temporaneo di qualche mese in attesa della predisposizione del bando da parte degli uffici, potremmo ipotizzare che sarebbe stato opportuno fare un avviso pubblico per raccogliere eventuali altre disponibilità.

Vorrei allora ragionare su due scenari possibili:

1) si presentano 10 associazioni a cui l’ufficio affiderà 10 copie di chiavi con annesso costo delle copie e una necessaria turnazione della responsabilità che invece di semplificare il lavoro all’ufficio lo aggrava del controllo di 10 soggetti diversi;

2) constata l’impraticabilità di affidare le chiavi a tutti i volontari disponibili si fa una selezione con criteri di elevata professionalità nell’inserire la chiave nella toppa e girarla senza spaccare la chiave e il cancello.

Se a completezza dell’informazione aggiungiamo che l’autorizzazione concessa degli uffici riguarda solo, esclusivamente, l’apertura e la chiusura per la quale ci si deve attenere agli orari previsti, e in nessun modo si può influire sulla gestione del parco che rimane nella gestione e responsabilità del Comune, sei ancora convinto che stiamo parlando di un problema di trasparenza? Oppure stiamo parlando di un polverone che di tutto vuol parlare purché si riesca ad omologare tutto come la “solita politica”, come il “sono tutti uguali”… e allora “meglio quelli di prima?

Il gruppo di maggioranza non sta a questo gioco al ribasso e continua a lavorare quotidianamente per restituire alla città un’amministrazione condivisa improntata ai valori del servizio, in ascolto delle esigenze e aperta ai valori del volontariato e della collaborazione con i cittadini.

Emanuele Di Russo, consigliere LBC