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L’INSOSTENIBILE PESANTEZZA DELLA PASSATA GESTIONE, nota della consigliera LBC Marina Aramini

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Tra le infinite criticità che questa consiliatura si trova ad affrontare ogni giorno, voglio evidenziare il problema dei contratti/convenzioni ecc. situati ORA sul groppone di LBC e arrivati peraltro al capolinea; tanti macigni che, sedimentatisi nel tempo, nessuno ha provveduto a sgretolare (anzi!) e sui quali si sono incardinati ricorsi e contenziosi.
In una Commissione Bilancio fu invitato a conferire, principalmente sui debiti fuori bilancio, il neo-nominato Collegio dei revisori del Comune di Latina. Tra le loro osservazioni più inquietanti:
1)Il numero dei debiti è così alto da definire la situazione quantomeno “anomala”. Di tali debiti se ne possono accettare 3 o 4 l’anno (e anche qui in relazione all’entità e alle motivazioni) molto meno 23 in 2 mesi.
2)Sono presenti contratti sbilanciati in favore del contraente e non dell’Ente Comunale.
A proposito del punto 2), anche LATINA QUOTIDIANO OGGI di stamane mette in risalto, nei diversi articoli, alcune note perplessità che trovo opportuno ribadire.
CIMITERO: Il 10 Agosto 2010 fu stipulato un accordo aggiuntivo che stabiliva che per i cittadini non rintracciabili (i cui defunti sono prevalentemente nella parte storica)il Comune rimane obbligato al corrispondente versamento in favore della concessionaria IPOGEO e per ogni anno della (nuova) gestione, l’importo del mancato introito dovuto all’intracciabilità degli eredi .
METRO: Per la differenza fra il numero dei passeggeri stimati (che apparivano peraltro gonfiati) e quelli accertati, il Comune avrebbe dovuto garantire la differenza del relativo ricavato per i primi 5 anni. L’articolo si chiede come possa essere che un Comune gonfi il numero degli “stimati” per stipulare che la differenza di introiti la paghi esso stesso. “Un atteggiamento del genere può essere solo frutto di imperizia o burocrazia o incapacità”.  Ora la vicenda è nelle mani della magistratura.
ALTRI NUMERI SOSPETTI: “il Comune assegnò un numero di utenti del servizio sociale della piscina comunale impegnandosi a pagare la differenza nel caso quel numero prefissato non fosse stato raggiunto; e così per il numero dei pensionati che viaggiano con ATRAL: viene garantito un aggio al concessionario a prescindere da chi sale davvero sugli autobus. Il conto dei contratti a perdere stipulati in questi anni dal COMUNE non finisce mai”
PISCINA COMUNALE: Il Comune non avrebbe mai proceduto alla divisione delle utenze (palazzetto della sport/piscina) e nel contratto è più volte esplicitata la regola che fin quando non saranno separate sarà l’amministrazione comunale ad accollarsele.
Di assurdità gestionali ce ne sono molte altre, tutte ricadenti sulle spalle del contribuente e dei cittadini.
Insomma, si sapeva di avere a che fare con una situazione difficile ma qui sembra camminare sulle sabbie mobili…

Marina Aramini, consigliera comunale LBC