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Nota del Consiglio Generale LBC: piena fiducia al Presidente del Consiglio Massimiliano Colazingari del quale bene conosciamo l’imparzialità e la preparazione

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Centrodestra e gruppo misto – i consiglieri ex Lbc Olivier Tassi, Salvatore Antoci e Massimo Di Trento – firmano insieme una nota protocollata per una richiesta di incontro con il prefetto, chiedendone l’intervento affinché eserciti i poteri sostitutivi previsti dall’articolo 39 del Tuel e convochi un consiglio comunale, “stante l’inadeguatezza del presidente Massimiliano Colazingari che ha respinto un atto integrativo regolare che doveva essere discusso lo scorso 2 luglio e relativamente al doppio ruolo del segretario e direttore generale ricoperto da Rosa Iovinella”.

 
Premesso che in campo ognuno possa giocare la propria partita e che i consiglieri di opposizione “storica” quelli del centrodestra (il Pd non si è lasciato coinvolgere) facciano il proprio gioco, non si capisce la posizione del gruppo misto i cui componenti ben conoscono l’imparzialità e la preparazione del presidente Colazingari, con il quale hanno condiviso la campagna elettorale e i principi del movimento.
Un comportamento che appare teso a minare le fondamenta dell’esperienza amministrativa di LBC e dei suoi sostenitori. Aver votato contro il bilancio e presentato emendamenti finalizzati a togliere fondi ai servizi sociali ne sono esempi. Oggi, vedere Tassi e il gruppo misto associarsi per screditare un presidente serio e competente insieme agli stessi che, nel 2016, avevano fatto la stessa cosa nei confronti dello stesso Tassi (presidente dell’epoca che poi, avendo constatato la complessità del ruolo, aveva preferito dimettersi dichiarando  “ho sopportato attacchi ingenerosi”), è a dir poco sconcertante.

Questo non è che l’ennesimo tentativo di demolizione di LBC: colpire il presidente del consiglio è un voler colpire tutto il movimento e la sua maggioranza.
Si perdono così nel vento le motivazioni decantate dal gruppo misto nel suo distacco da Lbc (che a detta del tre consiglieri non volevano essere un ostacolo, ma un indirizzamento diverso della sua azione politica e amministrativa). Non si accorgono dal gruppo misto che l’obiettivo del centrodestra è uno soltanto e che non è il confronto politico con i tre consiglieri ex Lbc, a cui si limitano a lisciare il pelo.

Colazingari ha peraltro ben motivato la sua decisione: in aula ha riportato il parere espresso già dal Ministero dell’Interno ed i riferimenti normativi, in primis l’articolo 108 del TUEL che attribuisce al sindaco la possibilità di nomina del direttore generale.

Quell’atto integrativo dimostrava una palese confusione fra azione di indirizzo e azione di ingerenza su una decisione spettante, assunta e confermata dal sindaco nella sua piena facoltà.

Consiglio Generale LBC