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Il Punto del Martedì tra linee programmatiche, interventi dei giovani e “dritte” di bilancio

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Autonomia, interdipendenza, partecipazione accompagnati da rigore nei conti di bilancio. Sono stati questi i punti “all’ordine del giorno”che prima per bocca del Segretario Pietro Gava, e poi grazie all’intervento dell’assessore al bilancio Giulio Capirci, hanno scandito l’agenda della consueta riunione del martedì in casa Latina Bene Comune.

Per Gava, neoeletto segretario del Movimento martedì scorso, 21 settembre, l’autonomia “ovvero la capacità di autogestirsi, autogovernarsi deve essere al primo posto per Lbc: dobbiamo essere una compagine indipendente dalle voci di corridoio del momento ma ferrati sui problemi reali della Comunità”. “Autonomia  all’insegna non dell’indipendenza, ma dell’interdipendenza altro termine che – ha proseguito Gava- ripeterò come un mantra perché pur conservando la propria autonomia d’idee,  cresceremo insieme, inter opereremo, promuoveremo congiuntamente iniziative politiche, sociali, culturali: tutte linfa vitale per il nostro Movimento”. A completare il tris di termini ad hoc c’è la partecipazione che – ha proseguito il Segretario- si sta già esprimendo attraverso i forum in cui ci si interroga sui temi in questione, si illustrano diverse strade da seguire e si propongono possibili soluzioni”.

La partecipazione deve ridurre l’ansia da prestazione. Per il Segretario è “assurdo e deleterio fare tutto, farlo in fretta e subito, perché sinonimo di fatto male. Lbc ha vinto le elezioni con una maggioranza schiacciante, stiamo lavorando su vari fronti: dall’accoglienza ai migranti ai trasporti, passando per l’urbanistica fino ai nodi relativi ai rifiuti e l’acqua che vogliamo torni pubblica. Ci stiamo muovendo bene, nel pieno della legalità, della trasparenza e mettendo tutte le nostre energie migliori in campo. Nessuna fretta, non si può fallire. Dobbiamo essere amministratori accorti, inattaccabili, scrupolosi: occorre calma, riflessione non esistono soluzioni istantanee, da attuarsi dall’oggi al domani ma  risultati di sinergie sudate e frutto di approfondimenti per cui occorre tempo”.

Con questo invito Gava ha lasciato il testimone ai giovani.

“Siamo forza, speranza e fiducia di Latina- ha detto Nunzia Naddeo eletta nel consiglio direttivo- il fatto che molti giovani si interessino della città è già una vittoria: segno di come l’essere insieme vinca sull’individualismo, i nostri interessi personali siano a servizio del bene collettivo e ci spendiamo per un futuro migliore”. Anche per Danilo Gagliardi giovane eletto nel consiglio generale “i soci sono il carburante che avvia il motore di Lbc in primis e, di rimando dell’Amministrazione in Piazza del Popolo. E’ stato basilare concentrarsi sulla vittoria elettorale, ora è il momento di tornare ad operare sul campo a proporre, ideare, definire strategie. L’obiettivo non sono cariche individuali ma il bene Comune”. Sulla stessa scia Luca Gliozzi, anch’egli in consiglio generale: “Arare la terra e vedere cosa nascerà ovvero dobbiamo lasciare traccia nell’immediato per apprezzare i frutti di quello che sarà il domani. Siamo la forza oltre l’amministrazione, dovremo ripagare la gente che ci ha votato e dunque crede nel cambiamento con idee, lavoro e con molta umiltà. Galvanizzati dal 75 % dei consensi nella vittoria elettorale, dobbiamo ora far meglio di chi ci ha preceduto, altrimenti rischiamo di ripetere gli stessi errori: siamo il Palazzo che non è sopra al livello del mare, noi siamo alla stessa altezza del mare!”

Dai buoni programmi ai conti, l’assemblea ha proseguito con l’intervento dell’assessore al Bilancio, Giulio Capirci. “Il bilancio non è messo male ma potenzialmente ha una serie di rischi incombenti che se si verificassero tutti insieme, potrebbero far saltare il pacco. Allo stato attuale, -prosegue Capirci- con una  gestione degli Uffici accorta, non siamo in avanzo di Cassa, ovvero si pagano tutte le spese con i soldi che si hanno in cassa che sembra una banalità ma non è tale perché in molti Comuni questa condizione non si verifica e si va in rosso. Nel comune di Latina: la struttura del debito è sana, lavoriamo su debiti contratti con la Cassa depositi e prestiti a tasso alto ma fisso e sono senza derivati ovvero senza la così detta finanza tossica”.

Stiamo pagando dei debiti piuttosto alti -ha proseguito l’assessore-e per questo stiamo avviando le procedute per partecipare ad un bando per estinguere i mutui più onerosi per riproporli ai tassi correnti che sono molto più ridotti di quelli ai quali erano stati contratti in precedenza. Per dare delle cifre questi tassi sono al 5%, oggi il tasso fisso è a 2. C’è una differenza notevole. Il problema di questi tassi è che per uscirne c’è una penale molto alta da pagare. Il Governo ha fatto un bando proprio per finanziare queste penali in uscita: dovremo riuscire a farci finanziare tale penale più onerosa che può arrivare fino al 10% ed eliminandola ridurremo i tassi, dal 5 andiamo al 2%. Potremo risparmiare poco, ma comunque ci consentirebbe un guadagno di circa 100mila euro”.

“Stesso concetto per i lavori non finiti o terminati per cui non si è speso tutta la somma stanziata inizialmente. Nel primo caso si ha una riallocazione diretta per cui si realizzano le opere per le quali erano stati stanziati i mutui, nel secondo caso, ovvero situazione nella quale pur avendo finito i lavori rimanga una somma non spesa, occorre andar a recuperare i crediti, bloccare i mutui o reinvestirli di solito in infrastrutture che sono di solito strade o scuole. Ottimizzazioni che devono esser fatte e che, se messe in opera, consentirebbero di liberare anche un paio di milioni di euro che il Sindaco ha stabilito come priorità andranno in progetti per la sicurezza delle scuole”.

L’analisi dell’Assessore è proseguita puntando il focus sul tema dell’evasione fiscale. “Il problema più grande sono le spese correnti. Abbiamo due strade: la prima è l’aumento delle imposte, l’altra è di incrementare le entrate facendo pagare tutti e a tal proposito ci sono vari progetti per il recupero di tributi locali che sono Tari e Imu. Il tema più rilevante è quello dell’evasione sui tributi locali che è davvero elevata: stiamo progettando di incrociare dei dati per analizzare le deposizioni anomale, poter risalire agli evasori, son tutti progetti che certo non si realizzano dall’oggi al domani- scandisce bene Capirci-  ma che una volta messi in campo assicurano maggiore gettito da oggi in avanti”. “Abbiamo un problema annoso delle aree edificabili che tutti dicono non essere tassate ma che in realtà lo sono, solo che manca il valore di riferimento, dunque non possiamo imporre al privato una cartella, perché manca il valore di riferimento. I più onesti auto-dichiarano un valore del loro terreno edificabile basso e di certo inferiore rispetto a quello reale,  i più scaltri non lo dichiarano proprio”.  Soluzioni? Il reggente del Bilancio specifica che: “Buttarelli assessore ai lavori pubblici e all’Urbanistica darà l’incarico ad un esterno per la mappatura del terreno, si farà una valorizzazione delle aree, e, a quel punto, a seguito di una politica di informazione si concorderanno i termini di pagamento con provvedimento operoso, tale per cui tutti dovranno pagare il giusto.”

Giulio Capirci termina con un proposito basilare: “Ci auguriamo che si possa snellire la macchina amministrativa, stiamo attivando molti progetti ma cavilli burocratici e passaggi farraginosi  rallentano molto il nostro lavoro. E’ vero che i tempi prolungati a volte sono passaggi di garanzia, ma le lungaggini amministrative sono deleterie. Speriamo di liberarcene presto”.

Ufficio Stampa LBC