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LBC, piano per la nuova sanità: “Più vicina alle persone e senza disuguaglianze”

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La Regione Lazio ha ufficialmente presentato il piano di riorganizzazione per una nuova sanità del territorio regionale: progetto pianificato per i primi investimenti del PNRR e da piano nazionale investimenti complementari al PNRR. Ben 39,2 milioni di euro verranno investiti proprio su Latina, e porteranno all’attivazione di 5 Centrali operative territoriali, 6 Ospedali di comunità e 18 Case della comunità. Fondi che serviranno anche ad attuare l’adeguamento sismico dell’Ospedale Santa Maria Goretti e ad acquistare 19 nuove apparecchiature di ultima generazione per la ASL.

“La nostra città ha subito per troppi anni i danni del commissariamento regionale – riporta la Segretaria di LBC Elettra Ortu La Barbera – gli importanti investimenti degli ultimi anni, e l’evidente crescita dell’offerta sanitaria locale, hanno però cambiato le cose. Ora c’è il PNRR, che darà uno slancio ancora maggiore al processo di miglioramento in corso. Il Covid ha acuito le disuguaglianze sociali, ecco perché nell’ambito di una riorganizzazione dei modelli sociali ed assistenziali, sarà necessario ripensare anche la sanità. La quale dovrà essere più prossima ai cittadini e alle cittadine di ogni punto della città, per una Latina sempre più policentrica. La conferma di questo sta nel fatto che le Case della Comunità che verranno costruite, saranno collocate diffusamente sul territorio fino a coprire tutti i punti”.

“La salute passa dalla prevenzione – riprende Ortu La Barbera – ed è compito della politica fare in modo che la città possa godere di uno stile di vita sano e adeguato alle esigenze di benessere: requisiti fondamentali per una qualità della vita alta. Il progetto in questione, messo in piedi grazie alle preziose risorse del PNRR, mette al centro le persone, riduce le disuguaglianze, rilancia in modo virtuoso la nostra amministrazione, e conferma Latina città capofila sul fronte della sanità”.

A questo scopo, sarà importante implementare e dare nuova linfa al progetto PUA (punto unico di accesso). È questa la via tratteggiata dalla Consigliera Floriana Coletta: “Affinché si proceda per il potenziamento dell’assistenza e venga migliorato e reso più celere l’accesso a tutte le prestazioni sanitarie”. Un cambiamento all’insegna della svolta tecnologia, certo, ma che punta anche sulle persone e sui professionisti: “La politica – Conclude Coletta – dovrà sensibilizzare sulla necessità di adeguare le professionalità alle nuove esigenze, potenziando anche il ruolo dell’Università come luogo di formazione”.