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COLONNINE DI RICARICA ELETTRICA, LA MOZIONE DI LBC

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Una mozione per agevolare l’implementazione di una rete estesa di colonnine di ricarica elettrica per automobili, sul suolo pubblico e privato, è stata presentata dal gruppo consiliare di Latina Bene Comune e verrà discussa nel consiglio comunale convocato per la giornata di lunedì 28 ottobre.

Nel testo della mozione i consiglieri Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, ricordano che dal 2018 il Comune di Latina, in seguito ad una procedura di evidenza pubblica, ha sperimentato un servizio di car sharing realizzato dalla società Eppy con auto esclusivamente elettriche e che in ragione di questo servizio la società ha installato una prima rete di 36 postazioni di ricarica elettrica che può essere utilizzata anche dai mezzi privati per ricaricare a pagamento i propri autoveicoli elettrici. Il servizio Eppy non è più attivo in città, ma rimangono attive le postazioni di ricarica aperte a tutti gli autoveicoli elettrici che, probabilmente per la mancanza di un reale mercato aperto alla concorrenza, conservano un costo al Kw/h più alto rispetto ad altri operatori sparsi sul territorio nazionale; (Al 06/10/2024 Eppy: euro 1,43 Kw/h; media altri gestori nazionali: euro 0,60 – 0,70 Kw/h).

Con la mozione si intende dunque impegnare la sindaca Celentano e la sua giunta ad avviare una manifestazione di interesse, entro il primo semestre del 2025, rivolta a tutti gli operatori del settore e attivare la procedura di richiesta di installazione di colonnine elettriche di ricarica su tutto il territorio di Latina in regime di libero mercato, con la semplificazione delle pratiche amministrative necessarie. “E’ necessario poi prevedere, per le piazzole dotate di colonnina ad uso pubblico, l’esonero dal pagamento dell’occupazione di suolo pubblico per almeno un quinquennio dalla loro installazione. Per agevolare la conversione e l’implementazione delle catene di distribuzione dei carburanti ai nuovi sistemi di ricarica ultraveloce a doppia erogazione, chiediamo di poter valutare la fattibilità di incentivi fiscali, come ad esempio una scontistica sulla Tari, e valutare l’introduzione di possibili incentivi per i parcheggi in struttura, pubblici o privati, che si dotino di queste infrastrutture, con l’unica condizione di certificare che l’energia fornita sia proveniente da fonti rinnovabili. La circolazione di autoveicoli con motore endotermico è tra le quattro fonti primarie di inquinamento da polveri sottili nei nostri centri urbani e favorire la realizzazione di una rete estesa di ricarica per questa tipologia di veicoli meno inquinanti, presenti ormai massivamente nei cataloghi di tutte case di produzione di auto, è un ottimo modo per contribuire a rendere la nostra città più vivibile e al passo con i tempi”.