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Conferenza dei sindaci, Damiano Coletta sempre in prima linea per tutelare Latina e garantire l’interesse pubblico

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Damiano Coletta (foto: ilcaffe.tv)

“Doverosa è una replica alle affermazioni del dottor Giuseppe Potente, in lista per la candidata sindaco Zuliani, sul tema della conferenza dei sindaci. Tante le imprecisioni, dovute evidentemente alla mancata conoscenza dell’attività svolta da questo organismo”.
La replica arriva dalle dottoresse esponenti del movimento di Latina Bene Comune, Rita Di Rosa, Elettra Ortu La Barbera, Gabriella Monteforte e Floriana Coletta (di cui solo le ultime tre sono candidate).

“Il sindaco Damiano Coletta – affermano – ha avuto un ruolo forte e importantissimo nella conferenza dei sindaci, che ha gestito in maniera completamente aperta e in piena trasparenza di azioni e intenti. E ha avuto questo ruolo forte non solo perché sindaco del capoluogo di provincia, ma proprio in virtù del suo vissuto professionale: è stato un riferimento per tutti i sindaci nella vicenda dei Punti di Primo Intervento, così come nella gestione della pandemia è stato la prima interfaccia con la Asl per tutti i sindaci, ma anche nella elaborazione del progetto Vita e nella gestione della vicenda dell’Alta Diagnostica, in cui è riuscito a recuperare e rimodulare un accordo che sembrava finito per sempre e che invece ora produce numeri altissimi. Servizio oggi attivo nell’ospedale Goretti, a disposizione dell’intera popolazione e non solo di Latina.

Damiano Coletta si è sempre messo in gioco, restando in prima linea.

Vogliamo parlare di come ha tutelato Latina quando si parlava del sito per inerti potenzialmente idoneo a Borgo San Michele? Non ha ceduto di un passo, e grazie ad un approccio scientifico, basato sui dati e sulle carte, apprezzato da tutti, ha messo la pietra tombale su quel sito.
Così come è stata chiusa la discarica di Borgo Montello, definitivamente e senza appello. Con l’impegno a battersi per la bonifica ed il ristoro per i residenti.

Vogliamo parlare del welfare? Le deleghe sulla sanità sono già tutte assegnate a questo settore e riguardano tutto il campo sociosanitario, per il quale è stato fatto un lavoro enorme in sinergia con la Asl ed anche a livello intercomunale in un’ottica di distretto. È stato messo un freno all’assistenzialismo passando ad un meccanismo di presa in carico: oggi si parte dall’analisi dei bisogni e si gestiscono le situazioni globalmente, a prescindere dal momento particolare in cui ci si trova che è quello della pandemia e dell’emergenza”.