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SEQUESTRO DEL POLLIFICIO DI BORGO BAINSIZZA, ACCERTAMENTI AVVIATI IN COMMISSIONE TRASPARENZA

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“Dopo la commissione trasparenza convocata per due volte per fare chiarezza sull’attività, è ora arrivato il provvedimento di sequestro dell’impianto avicolo di Borgo Bainsizza. Evidentemente i sospetti dei residenti e dell’Associazione Amici del Borgo, che a più riprese avevano segnalato la presenza di un numero di capi pari al doppio di quelli previsti dall’Autorizzazione unica ambientale, hanno colto nel segno. L’allarme socio ambientale che si è generato sull’impianto del borgo e le richieste di aiuto dei cittadini mi avevano spinto a chiedere con urgenza le opportune verifiche agli uffici, nonostante nella stessa sede della commissione alcuni consiglieri di maggioranza abbiano cercato di sminuire la situazione di disagio vissuta dai residenti”. Così la consigliera di Lbc Floriana Coletta, presidente della commissione Trasparenza, commenta la questione del pollificio di Borgo Bainsizza su cui è arrivato un chiaro e duro parere della Regione Lazio che ora produce i suoi effetti, con la notifica del sequestro dell’impianto.

“Dalle verifiche effettuate dalla polizia locale all’indomani della commissione – chiarisce la presidente Coletta – emerge infatti che l’impianto sta gestendo un quantitativo di capi pari a 81mila unità a differenza dell’autorizzazione Aua, che si riferiva a un numero di capi inferiore alle 40mila unità. L’impianto, come conferma nero su bianco la Regione Lazio, non è dunque in possesso delle autorizzazioni vigenti che possano consentire la prosecuzione dell’attività, né con riferimento ai manufatti utilizzati per l’attività né con riferimento agli aspetti ambientali. Le molteplici criticità rilevate portano a ritenere che l’attività dunque non può proseguire nello stesso impianto”.

“L’attenzione alla situazione del pollificio e ai disagi vissuti dai residenti è iniziata già con le precedenti amministrazioni guidate da Lbc – continua la consigliera – Tutto quello che è accaduto negli ultimi giorni è frutto dell’ascolto e del confronto con la comunità del borgo e di un lavoro che è stato aperto tempestivamente in commissione e poi condotto in sinergia con gli uffici comunali, con il Suap, il servizio Ambiente e la polizia locale, che ringrazio per l’attenzione e la celerità di intervento. Bene hanno fatto i cittadini a rivolgersi all’amministrazione che ha prontamente dato risposte. Resta il rammarico per i lavoratori dell’azienda, ai quali va tutta la nostra solidarietà, e per una questione che sarà comunque di difficile gestione anche per la tutela degli animali”.