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Dario Bellini replica a Di Cocco

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Nessuno, a partire dal Presidente del Cda di Abc e dalla stessa maggioranza che sostiene questa amministrazione, pensa che l’attuale gestione del servizio sia neanche vicina a ciò che merita la nostra città.
Tutta la macchina amministrativa con Sindaco, direttore generale, assessori, dirigenti, controllori del contratto e la stessa azienda sono giornalmente impegnati per risolvere queste problematiche il prima possibile.

È risaputo che gran parte delle criticità del caso nascono dalla difficoltà di accesso alla linea di credito che può permettere di investire nelle infrastrutture, nei mezzi necessari ad effincientare il servizio, partendo finalmente con l’unico modo che questa città ha per uscire da una gestione fallimentare del servizio rifiuti ormai decennale.
Ci sono buone notizie in questo senso e presto ci sarà quel cambio di passo che tutti auspichiamo.

Fa piacere leggere l’attenzione di Gianluca Di Cocco verso la raccolta differenziata spinta o porta a porta. Peccato che questa sensibilità l’abbia acquisita solo oggi quando per tanti anni avrebbe potuto da amministratore qual è stato, consentire alla nostra comunità di acquisire un servizio all’altezza.
Evidentemente allora era più ‘utile’ riempire di rifiuti indifferenziati la buca di Montello inquinando un territorio, avvelenando una popolazione e questa sensibilità non aveva una casa.

Oggi fortunatamente non è così, la discarica di Borgo Montello, grazie a questa amministrazione, è chiusa.
Il progetto di un porta a porta puntuale, di una raccolta del rifiuto con un’alta differenziazione è in itinere.

Si deve e si riuscirà in breve tempo a migliorare il servizio ma non possiamo far finta di non capire da dove venivamo, cosa abbiamo realizzato e cosa stiamo realizzando.

Con Abc abbiamo garantito posti di lavoro. In meno di 8 mesi di attività l’azienda, senza un capitale di startup, ha acquistato un ramo d’azienda, ha cominciato a fare investimenti.
Ha acquistato e noleggiato mezzi e strumenti utili al servizio fermi praticamente al prefallimento. Ha completamente rinnovato per un importo di quasi 200 mila euro l’intera officina.
Ha internalizzato un servizio, quello del riassetto dei cassonetti, anche qui salvando posti di lavoro e nell’ottica dell’efficientamento del servizio, servizio che prima era esternalizzato.

Ha per la prima volta nella storia della raccolta dei rifiuti della nostra città, svolto un concorso pubblico, trasparente, per assumere alla luce del sole, lontano dai clientelismi visti e rivisti, i lavoratori necessari all’espletamento del servizio.
A questo proposito è importante ricordare l’istituzione di 12 guardie ambientali che insieme alle fototrappole aiuteranno a reprimere gli atteggiamenti scorretti nel conferire rifiuti di alcuni cittadini.

Nonostante tutto questo, startup, investimenti, assunzioni, l’azienda non costerà ai cittadini un centesimo in più rispetto quanto costò la fallita Latina Ambiente nella sua fase di gestione più complessa e meno incline agli investimenti, quella di gestione dei curatori fallimentari.
Anzi, costerà meno ed è questa la vera notizia.

Il resto mi spiace, sono le solite strumentali polemiche politiche che in un momento di evidente empasse, se si avessero realmente a cuore le sorti di questo territorio, bisognerebbe avere il coraggio e l’onestá di saper mettere da parte.

Dario Bellini, consigliere LBC