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“I grandi proclami senza un proporzionato budget noi di LBC non li abbiamo voluti fare”, dopo l’approvazione del bilancio l’analisi di Marina Aramini, vice presidente consiglio comunale

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I PLASTICI SCEMPI  DELLA STORIA

L’illuminante relazione al Bilancio di previsione 2017 presentata dall’Ass. Capirci ci ha tuffato nella cruda realtà economica finanziaria del nostro comune. Tra Accantonamento dei residui , Fondo crediti di dubbia esigibilità , Accantonamento debiti fuori bilancio (ritenuti anomali dai nostri revisori dei conti), Fondo contenziosi, emerge alla fine un dato assoluto:  oggi abbiamo 5,8 mil di euro (di possibilità di  spesa su parte corrente) in meno rispetto al 2014.

ECCO DUNQUE CHE LA STORIA, così tanto fastidiosa per qualche Consigliere di vecchia guardia che ripete all’infinito:  “ormai basta con la storia, l’elettorato ci ha bocciato”, “Lei Consigliera Aramini ha questo compito”  (forse da intendere “difetto”)  SI FA TRISTE PRESENZA entrando alla grande anche nella relazione di Capici.

Ma chi l’ha detto che la storia sia da bandire! Troppo bello sarebbe poterla ignorare!! E invece no resta scolpita lì  a condizionare pesantemente  i tuoi desideri  e la tua voglia di cambiare subito la realtà che sta sotto gli occhi di tutti.

Dunque un “bilancio crudo di realtà”, situato in quella che nell’apprendimento di un allievo  si chiama “zona di sviluppo prossimale” definita  da Vygotskij  come la distanza tra il livello di sviluppo attuale dell’allievo e il livello massimo di sviluppo potenziale che può essere raggiunto.  Un bilancio quindi spinto al massimo per lo sviluppo della città, viste la situazione finanziaria di partenza.

La scelta politico-finanziaria di questa amministrazione è stata pertanto necessariamente e responsabilmente indirizzata a dare precedenza ai più profondi “buchi neri” ritenuti di assoluta emergenza: alle scuole, alle strade, all’informatizzazione,  al possibile incremento di organico per far funzionare meglio la macchina amministrativa..

EMENDAMENTI

L’opposizione ha presentato  62 emendamenti  ognuno dei quali come sempre  vistato da 4 pareri:  a)del dirigente tecnico cedente,  b)del dirigente tecnico beneficiario del fondo,  c)del dirigente contabile, d) dei revisori dei conti.

Ebbene il  35% di questi (precisamente 22) avevano ricevuto il parere negativo dei revisori dei conti e 19 (dei 22) parere negativo ANCHE del dirigente contabile. La nostra proposta di ritirare i 22 emendamenti  è stata respinta non tenendo assolutamente conto  del fatto che non li avremmo votati e che Consiglio e Giunta, approvando comunque la proposta di deliberazione in presenza di pareri negativi espressi dai funzionari contabili competenti, si  sarebbero addossati di  una rilevante responsabilità, amministrativa e contabile.

Ma a detta dei nostri “consiglieri esperti”, non sarebbe stato un problema perché loro lo hanno sempre fatto (Mah!!!! diciamo che ci si può credere, viste le suddette premesse).

Entrando nel merito dei 40 emendamenti per così dire contabilmente accettabili, ovvero con almeno 1 parere TECNICO a) e b) favorevole,  si scopre che

PIU’ del 50% di essi (24) traevano la loro fonte finanziaria nella voce supporto al sindaco.  Una vera beffa, poiché  tra i tagli presenti nel bilancio attuale spicca proprio quello di mezzo milione di euro alla voce ” supporto al Sindaco” passata da 1,6 mil della Giunta di Giorgi a 1,1 attuale. Addirittura si è proposto di  annullare anche i 9000 euro (pressoché fissi negli anni e irrinunciabili) per l’acquisto di coppe, medaglie, e targhe in favore di mille euro per i 10 centri anziani che tuttavia essendo 10, avevano ricevuto il parere ovviamente condizionato dal dirigente contabile poiché ne avrebbero dovuto ritirare uno per incapienza (chissà quale avrebbero scelto!). E ancora: Non si può tralasciare gli anziani, sarete anziani anche voi…

Mi chiedo al di là della guerra fra poveri ma davvero non vogliamo nessuna celebrazione??? Neanche una premiazione per chi lo merita???

Sempre dei 40 emendamenti, 5 “pescavano” nell’avanzo di bilancio e stiamo parlando di un bilancio purtroppo molto teso  a mettere da parte  dei fondi anti zavorre. Quale  famiglia intimorita da “sicure mazzate” economiche, intacca il gruzzolo di soldi faticosamente messi da parte?

Addirittura  un emendamento veniva finanziato dalla voce “turismo” e un altro (per le certificazioni mediche ai ragazzi in difficoltà) dalla voce “Direzione musei e pinacoteche”  entrambe purtroppo già al lumicino. Ma come! Proprio i musei? Ma proprio da chi protesta per un settore nel quale l’amministrazione comunale non ha investito a dovere? E il question time sulla negligenza rispetto alla rete museale?  Ricordiamo che in quella occasione  l’ Ass.ra Antonella Di Muro ringraziò il richiedente per averle dato l’opportunità di  ribadire quanto sia difficile tornare a fare cultura nella nostra città.

Inoltre 12 emendamenti (sempre dei 40) erano tutti uguali: 166 euro a ognuno dei 12 Istituti comprensivi  da devolvere alle scuole dell’infanzia (che sono generalmente 2 o 3  per istituto). Briciole assolute e pretestuose, utili SOLO a offrire una platea per facile demagogia e comunicare quanto i loro pensieri fossero tesi al benessere dei piccoli allievi.

Nè accettiamo grandi da  discorsi da “libro cuore” specialmente quando vertono su vecchie questioni  che guarda caso proprio loro hanno per anni trascurato e non risolto come l’ascensore del centro anziani di Latina: “ma come si fa a non dare la possibilità a chi non può, di salire al terzo piano per assistere alle lezioni dell’Università della terza età”. Appunto. “Loro” negli anni passati pare abbiano fatto bandi andati deserti perchè finanziati in modo insufficiente.

L’opposizione ha comunque esposto tenacemente tutti e 62 emendamenti  sforzandosi  (più interventi per ciascun emendamento)di decantare corsi tablet per alunni con disabilità, nonni vigili, eliminazione barriere architettoniche,imprenditoria giovanile, bellissimo percorso runner nei “giardinetti”, parchi giochi, lotta contro il bullismo, contributi ai cittadini indigenti e alle piccole e medie imprese tutti emendamenti plausibili ma tutti sonoramente bocciati dai controlli preventivi di regolarità contabile.

I grandi proclami senza un proporzionato budget   noi di LBC non li abbiamo voluti fare uno fra tutti “Ma come non aiutare le mamme che perdono il lavoro!” Con 20000 euro?

Abbiamo però avuto l’occasione di ascoltare “magnifici” discorsi accorati (e tanti, devo dire da instancabili oratori) su tutti i guai del mondo cui questa amministrazione sarebbe assurdamente insensibile. Persino  quello dell’importanza della videosorveglianza (proposto giustamente in più emendamenti ma tutti contabilmente bocciati) che ci ha visto però recentemente soccombere con  un ennesimo debito fuori bilancio di 105000 euro relativo alle  attuali telecamere posizionate in città ma per le quali non si è evidentemente dato la decantata importanza…. visto che non funzionano.

Abbiamo secondo me  in definitiva assistito ad una (lunga) lezione di POPULISMO termine con il quale intendo l’arte di cavalcare elementi oggettivi di malcontento popolare  (anziani in difficoltà, madri lavoratrici, persone che vivono nei mille disagi ecc. ecc) per girare un ragionamento a proprio favore, portando però ad  una banalizzazione della complessità, la complessità di un bilancio da una coperta non solo cortissima ma studiata molto attentamente.

Alcune proposte (solo tre) sono state comunque ritirate dagli stessi proponenti (anche perchè mal poste) durante la seduta di Consiglio, poiché in qualche modo recepite dall’Assessore competente nonostante la bocciatura contabile (es ponte canale Mascarello per il quale si sarebbe indicato di aggiustare il ponte volendo invece risolvere il problema dei natanti che sta sotto il ponte)

CONCLUSIONI

Casualmente al centro della sala troneggiavano i plastici di edifici che ci ricordavano la nostra storia, tra cui la favolosa casa del contadino (Arch Di Fausto), abbattuta per far posto al grattacielo Pennacchi e le bellissime poste (Arch Mazzoni), deturpate dall’ abbattimento della mitica parte con le scale. Ecco, questi plastici testimoniavano con grande rammarico proprio come la cultura in generale e la storia in particolare siano sempre stati elementi estranei alle nostre precedenti amministrazioni.

“Bisogna avere il coraggio di fare scelte” ci hanno rimproverato e noi l’abbiamo avuto.

Si, il cammino è lungo, siamo certi che sempre più cittadini capiscano i nostri grandi sforzi distanti comunque anni luce dalla facile demagogia o da lamentele avulse da dati incontestabili.

Marina Aramini