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Il divario di genere torna a crescere. LBC: “Intervenire subito con azioni chiare. Latina starà al passo”

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Elettra Ortu La Barbera (Segretaria di Latina Bene Comune)
Elettra Ortu La Barbera (Segretaria di Latina Bene Comune)

Latina Bene Comune – spiega la Segretaria Elettra Ortu La Barbera – prende sul serio la questione della parità di genere, tant’è che ha contribuito alla scrittura di un capitolo ad hoc nell’ambito del documento di linee programmatiche (relative al quinquennio 2021-2026) approvato in Consiglio Comunale. Tra le azioni da porre in essere, abbiamo l’apertura dello sportello ‘Informadonna’ dove possono essere date informazioni e supporto su formazione, riqualificazione, opportunità di bandi, Micro-credito. Senza dimenticare il supporto alla genitorialità, che rappresenta uno dei principali problemi dell’occupazione femminile. Incentivando nuovi posti negli asili nido, aumentando le classi a tempo pieno e creando spazi di coworking, è possibile ridurre il carico di cura che grava specialmente sulle donne”.

Tale visione, emerge proprio mentre trapelano dati allarmanti. La pandemia ha arrestato il processo di riduzione del gap di genere dal punto di vista dell’impiego lavorativo. Nel 2020, infatti, il tasso di occupazione femminile è sceso al 49% dopo che nel 2019 aveva superato per la prima volta la soglia del 50%. È questo quello che emerge dal Bilancio di genere 2021 che la sottosegretaria al Mef, Maria Cecilia Guerra, presenterà in Parlamento nei prossimi giorni.

Cresce anche il tasso di donne con contratto part time: +0,4% rispetto al 2019. Ma l’aspetto più gravoso è che il 60% di costoro, vivono nella condizione di contratto part time non per propria scelta: sono le aziende, infatti, che le inducono alla riduzione delle ore di lavoro. In termini assoluti sono 1.866.000 le donne con contratto part time involontario contro 849 mila uomini. Il bilancio, poi, diventa ancor più drammatico se si fa riferimento alle donne con figli, le quali sono impegnate il 25% in meno rispetto a coloro che non ne hanno. Infine, come se non bastasse, nel 2020 non c’è alcuna donna amministratore delegato nelle grandi aziende quotate nella Borsa italiana.

“Sono dati – commenta la Segretaria di Latina Bene Comune Elettra Ortu La Barbera – che fotografano la gravità dell’attuale quadro italiano e che confermano, purtroppo, quanto ci sia ancora molto da lavorare sul fronte della parità di genere. Le donne italiane non solo subiscono discriminazioni rispetto ai colleghi uomini, ma vengono anche messe in difficoltà nel momento in cui decidono di diventare madri. Un assurdo paradosso! Il PNRR prevede un aumento del 4% dell’occupazione femminile entro il 2026, e Latina (che ha una popolazione per il 51% femminile) da questo punto di vista deve dimostrare di stare al passo. Ecco perché, come un vero e proprio impegno preso nei confronti della città, nel documento di governo dei prossimi 5 anni ci siamo posti l’obiettivo di portare l’occupazione femminile al 46% (attualmente è al 41,9%). Per riuscirci vogliamo creare un sistema di merito dove, grazie all’adozione del bilancio di genere, e quindi all’approccio gender procurement (previsto anche dal PNRR) vengano premiate le aziende che collaboreranno nell’adozione di politiche di genere. Latina è una provincia che ha investito molto, negli ultimi anni, sul tessuto produttivo. La crescita, tuttavia, non è stata parallela dal punto di vista di genere. Serve una svolta immediata, e le condizioni sono favorevoli per poterla attuare”.