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“Perché l’azienda speciale”, di Marina Aramini

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Marina Aramini
I cambiamenti di una città nascono sicuramente da processi di natura culturale che generano il sentirsi appartenenti ad una comunità e l’ orgoglio di esserne cittadini. Il perseguimento del Decoro Urbano (ancora purtroppo in partenza) ed un efficiente sistema di gestione dei rifiuti (partito l’ otto agosto) ne rappresentano fondamentali obiettivi per raggiungere i quali la ponderata scelta dell’AS rappresenta per noi un importante strumento.
I timori e le perplessità sollevati da molti per questa scelta li abbiamo tutti attentamente vagliati nel tempo poichè all’inizio di questo percorso erano anche i nostri. 
Il nostro punto di partenza era: una società partecipata fallita (Latina ambiente), un bando che abbiamo dovuto sospendere per “elementi di illegittimità” e una % di differenziazione dei rifiuti da fanalino di coda (ci salvano i borghi dal tracollo) delle classifiche. Motivi della scelta
1) POLITICI: volontà di scegliere una modalità di gestione particolare all’interno del ciclo dei rifiuti anche perchè , a seguito del Referendum abrogativo del 2011 “è venuto meno ogni divieto assoluto alla gestione diretta, o mediante azienda speciale, dei servizi pubblici locali”.
2) FORMATIVI: innalzare nella cittadinanza la consapevolezza della necessità di tendere ad mondo a “rifiuti zero” Un primo passo importante verso il progetto politico/filosofico della “Città Educante”.
3) DI PARTECIPAZIONE: rendere i cittadini maggiormente partecipi attraverso varie attività anche di controllo.
Non ultimo si precisa che la “Legge Madia”  ha visto escludere la possibilità di istituire una società in -house.
Questa Amministrazione ha deciso di dare vita all’azienda pubblica ABC contando sulle proprie forze affinchè un sogno potesse diventare realtà. L’ AS si configura come un MODELLO privilegiato di gestione di pubblici servizi che già con la legge 142/90 aveva segnato una svolta sugli ordinamenti degli EELL. E’ infatti un organo con 2 anime distinte: una legata alla sua natura di impresa (spinta al miglio risultato) ma senza scopo di lucro; l’altra legata all’interesse pubblico visto l’imprescindibile rapporto con l’ente locale con i suoi poteri di direzione e controllo.
l’art 114 del TUEL chiarisce perfettamente gli aspetti peculiari: 1)strumentalità: collegamento inscindibile fra azienda e Comune dunque perseguimento di scopi sociali e cura degli interessi e delle esigenze della comunità e non di un privato (che giustamente deve ricavare un profitto).
2)Personalità giuridica che sottolinea l’alterità rispetto all’ Ente Locale che l’ha costituita.
3)Autonomia imprenditoriale che ribadisce il carattere NON burocratico dell’azienda (non può essere un “carrozzone” ne un mero esecutore delle determinazioni dell’Ente ) e possibilità di effettuare delle scelte concrete e autonome per l’espletamento del servizio. Siamo soddisfatti di aver innescato, se pur tra mille difficoltà e mutamenti del quadro normativo, una svolta di tal genere che offre l’opportunità di un ottimo riscatto della città di Latina vessata da inefficienze di ogni tipo. Ci piace anche constatare che l’AS sia soggetta all’ l’obbligo Costituzionale del buon andamento che non vuol dire un generico “fare bene” ma fare il massimo con le risorse a disposizione. Un agire fondato sui principi di efficacia di efficienza e di economicità controllato dall’ Ente Comunale e dai cittadini.. Un progetto di grande impegno e di grande responsabilità (amministrativo-contabile, penale ecc.) ma anche di grande senso di responsabilità verso la nostra città bistrattata e mezza distrutta (per l’altra metà ignorata) dalle vecchie amministrazioni.
Marina Aramini, consigliere Lbc