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Nuove prospettive dei processi partecipativi, favorire la sussidiarietà e legittimare i cittadini attivi, di Emanuele Di Russo

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Emanuele Di Russo consigliere comunale membro della commissione affari istituzionali, è stato con noi in sede LBC, martedì 6 giugno.  Il tema affrontato: lo stato delle politiche e degli strumenti di partecipazione dei cittadini per individuare nuove prospettive dei processi partecipativi.

Questa una sintesi del suo intervento.

“Quando gli abitanti di un paese o di un quartiere cittadino autonomamente si assumono la responsabilità di curare un vicolo, una piazza, un bene culturale, etc. essi mettono in campo risorse e capacità di ogni genere: tempo, competenze professionali, esperienze, strumenti di lavoro, soldi, mezzi di trasporto, relazioni sociali. Tutto questo ha un enorme valore, che va molto al di là del miglioramento della qualità dei beni comuni, perché ha un effetto fondamentale nel rinsaldare i legami della comunità, sviluppando rapporti reciproci fondati sulla fiducia e producendo capitale sociale, che a sua volta è un fattore di sviluppo economico.”

Sono le parole con cui LABSUS (laboratorio per la sussidiarietà) festeggiava il primo anno dell’adozione da parte di 25 Comuni italiani del Regolamento della Gestione Condivisa dei Beni Comuni.  Questo lo spirito dell’attuale amministrazione nell’affrontare la sfida di rinnovamento della macchina amministrativa, verso una nuova amministrazione condivisa.

È  necessario premettere che ogni cittadino ha pieno diritto di esigere dalle Istituzioni che facciano il proprio dovere, che nessuno è obbligato a prendersi cura della sua città in prima persona, ma crediamo fermamente che quelle persone che vogliono occuparsi e curare i luoghi in cui vivono, integrando gli interventi pubblici per migliorare la qualità dei beni comuni, dovrebbero essere facilitate, non  sanzionate ma valorizzate ed encomiate per l’esempio di cittadinanza che offrono alla nostra comunità.

A questo servono i regolamenti che stiamo approntando: a favorire la sussidiarietà, a legittimare i cittadini attivi.

Abbiamo creato già in buona parte e stiamo creando/aggiornando il quadro normativo di riferimento.
1) Regolamento Contributi: approvato all’unanimità in commissione congiunta Welfare e Politiche Giovanili e in prossima discussione in Consiglio Comunale per la delibera definitiva.
2) Regolamento Sponsorizzazioni: approvato in commissione politiche Giovanili.
3) Regolamento Gestione Condivisa dei Beni Comuni: arriverà in discussione in commissione entro giugno e pensiamo di approvarlo entro l’estate.
4) Nuovi Regolamenti degli Osservatori del Volontariato e delle APS (Associazioni di Promozione Sociale) e per il Controllo di Vicinato: hanno già visto diversi passaggi nelle commissioni Welfare e Trasporti/Sicurezza e saranno a breve inseriti nel percorso di deliberazione.
5) Comitati di Quartiere: stiamo ragionando sulla forma istituzionale che sia meno politicizzabile e più leggera e inclusiva possibile. Sono partite diverse esperienze nei vari quartieri e borghi della città, le quali si sono organizzate dalla forma più spontanea a quella più strutturata dei gruppi di lavoro per aree tematiche o operative: per ora stiamo raccogliendo queste esperienze per farne una valutazione post estate.

Nel frattempo sono partite diverse iniziative di sensibilizzazione e sperimentazione di questa ritrovata sussidiarietà e stiamo preparando la macchina amministrativa alla gestione del nuovo quadro normativo.
– Tavoli Tecnici partecipati del decoro urbano, e comitati spontanei di quartiere (a cui dovranno affiancarsi gli “architetti” di quartiere)
– pubblicazione del Bilancio Semplificato e giornate di presentazione dei servizi per una maggiore consapevolezza e una più efficace cooperazione della cittadinanza.
– stiamo organizzando gli uffici della macchina amministrativa, soprattutto quelli dipendenti dalle assessore Leggio e Ciccarelli, per il recepimento e la gestione delle istanze di partecipazione: attraverso l’istituzione degli Architetti di quartiere, l’individuazione di un Coordinatore dei patti di collaborazione, la definizione e l’acquisizione del software necessario alla raccolta, archiviazione e elaborazione dei dati e pubblicizzazione dei processi e dei risultati.

La Strategia di partecipazione proposta:
Indirizzo generale centrale e pianificazione di medio e lungo intervento, da parte dell’amministrazione. Adesione alle linee programmatiche ed eventuali aggiustamenti/potenziamenti di intervento in itinere da parte della cittadinanza attiva.

Criticità e lavori in corso:
– sensibilizzazione alla cittadinanza attiva (cultura della responsabilità individuale alla gestione dei beni comuni: dal controllo di vicinato alla gestione condivisa/sussidiarietà)
– censimento delle realtà attive sul nostro territorio (iscrizione agli albi comunali, aggiornamento delle categorie e semplificazione di iscrizione; eventuale creazione di ulteriori albi tra associazioni giovanili, culturali e sportive)
– mappatura del nostro territorio attraverso il buon funzionamento degli osservatori sociali, la raccolta aggiornata e sistemica e l’elaborazione statistica dei dati; attraverso la pubblicazione, la condivisione pubblica e il monitoraggio di questi dati anche da parte dei singoli cittadini (che nel ruolo di beneficiari di determinati interventi sapranno meglio valutare il loro reale impatto; da questa attività ne dovranno derivare anche delle Carte dei Servizi e della Qualità dei Servizi che potranno essere ulteriormente monitorate dalle Associazioni dei Consumatori)
– valorizzazione della cooperazione tra associazioni (esperienza di collaborazioni coordinate dalla casa del volontariato che da poco meno di un anno ha ricevuto incarico di supportare anche le APS; potenziamento della capacità progettuale, della gestione di progetto e della sostenibilità dei progetti nel tempo attraverso la conoscenza reciproca tra associazioni, la mappatura delle singole competenze e la condivisione delle risorse)
– valorizzazione della cooperazione con le realtà produttive attraverso la partecipazione ai tavoli congiunti tra Welfare e Attività produttive (ad es. quello sull’attuazione della L.166/2016 o quello di prossima apertura sul monitoraggio dell’attuazione del Regolamento sulla Riduzione del GAP; valorizzazione delle Associazioni dei Consumatori)
– la gestione della macchina amministrativa che deve essere brieffata e supportata da un software di gestione.

Il percorso è lungo ed ha bisogno dei suoi tempi di maturazione e sincronizzazione, altrimenti il rischio è di disperdere le energie in tante attività che non si strutturino mai come un nuovo modello di amministrazione condivisa.

Siamo ai primi passi, ci sarà molto da lavorare per migliorare e da ricalibrare per arrivare ad una coscienza civica e amministrativa che si muovano di concerto ed efficacemente.

Emanuele Di Russo, consigliere Lbc